DI LUCIANO RAGNO
E’ già sabato.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Patrimonio dell’umanità.
Anche questa è felicità. Andare in cucina, prendere il pane e tagliarne una fetta. Poi aprire il barattolo, affondare un cucchiaio e spalmare la crema.
Un rito.
Era il mattino del 20 aprile dl 1964 quando c’è stata la prima cerimonia solenne. Sempre uguale: fetta di pane e crema spalmata.
E sempre la stessa felicità.
Il mondo, nella sua ingenuità, stamane si è svegliato e ha avuto il dubbio che ci fossimo dimenticati del rito. E ha annunciato che oggi è la Giornata della Nutella.
La Nutella non si dimentica. E’ come il primo amore. Come non vedere San Remo. “Nutella” è la parola più amata dagli italiani. E se lo dice Devoto Oli bisogna credergli che di parole ( e forse anche di Nutella) se ne intende.
Mentre spalmo la crema , penso che la Nutella sia anche un’amica perché è sempre pronta ad arrivare quando …
“…quando ogni tentativo è inutile,
ogni obiettivo sfuma,
ogni speranza è abbandonata,
ricordati sempre
che esiste la Nutella” .
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* p_ episcopo, Twitter .Fonte dell’immagine: radiocolonna.it