DI EMILIANO RUBBI
Breve ripassino per gli smemorati.
Gli accordi per i lager in Libia di cui parlava ieri il Papa da Fazio, durante l’intervista che molti di voi hanno amato moltissimo, li ha stretti Minniti, durante il governo Gentiloni.
Già nel 2017, l’Alto commissariato dell’ONU per i Diritti Umani definì quegli accordi “disumani”, avendo accertato che, in quei centri di detenzione, la tortura e le peggiori violenze erano la prassi quotidiana.
Da allora, quegli accordi sono stati votati e rinnovati per altre quattro volte, in Parlamento.
E hanno votato per rinnovarli compattamente tutti i partiti, dal PD al M5S, passando per la Lega e FdI (ovviamente), ad eccezione di un pugno di parlamentari dissidenti sparsi tra LeU, +Europa e il PD.
Quindi, se siete d’accordo con quanto ha detto il Papa (e con l’ONU), sappiate che il partito che avete votato ha fatto esattamente il contrario per 5 anni di seguito e che, probabilmente, rinnoverà quegli accordi anche alla prossima votazione.
A questo punto potete scegliere di pensare che:
A – Magari, a pensarci bene, il Papa non aveva poi così ragione come vi era sembrato all’inizio.
B- Sì, vabbè, ha ragione il Papa, ma gli altri sono comunque peggio.
Qualche migliaio di donne violentate, di bambini morti e di uomini torturati grazie ai soldi delle nostre tasse non sono poi questa grande tragedia.
C – Forse avete sbagliato a dare il vostro voto.
Grazie per l’attenzione.
DLIN – DLON!