DI MASSIMO RIBAUDO
Una chiacchierata a voce alta, molto alta, tra il sindaco di Milano Beppe Sala e il pluri-indagato, nonché Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana è stata “rubata” da un giornalista munito di smartphone e ha rivelato la pochezza intellettuale, manageriale e politica dei due.
Come fossero papponi che si devono dividere il territorio tra gang per il controllo della prostituzione, discettavano di Piano di Rinascita e resilienza nazionale (I fondi del NexGen-EU) lamentandosi che è tutta roba per il sud Italia e che si devono far furbi per raccattare il più possibile.
La Regione Lombardia che ha un’incidenza di mortalità per Covid del 60% in più rispetto al resto del dato nazionale pare che non sappia neppure attrarre i fondi europei.
Se fate fare gli amministratori ai leghisti e a impiastri come Beppe Sala, questo succede.
I due neppure sanno che in genere i fondi vanno alle aree svantaggiate e con meno sviluppo. Se dici che sei il campione europeo, il motore d’Italia (piuttosto ingolfato ultimamente), poi non vieni reputato come soggetto principale al quale dare assistenza.
Bisogna anche ricordare che tutte le principali società di consulenza risiedono a Milano. I fondi saranno anche per il Mezzogiorno, ma spesso se li pappano tutti le società del Nord alle quali si commissionano progetti.
E poi, i due “furbastri” hanno mostrato una visione razzista nello schernire il tasso d’innovatività del Meridione.
Con questi amministratori locali come zavorre le possibilità di resilienza e soprattutto di rinascita nazionale sono davvero scarse.
__________________________________