“LA SINISTRA E’ CONTRO LE PISCINE!”

DI MARIO PIAZZA

 

Se penso che questa sesquipedale minchiata l’ha detta con convinzione quella che oggi sembra essere la leader più credibile e coerente della politica italiana mi vengono i brividi.
Il campionario di sciocchezze è vastissimo, in geografia con la collocazione di Dublino in Inghilterra, in storia con il parallelo tra Castro e Mussolini, nella cultura chiamando il Futurismo (inizio 900) ultima avanguardia artistica.
Questo passa il convento, ma non è per colpa di Giorgia Meloni che mi straccio le vesti. A farmi rabbrividire è certo la sua parte politica che si lascia sommergere dalla valanga di banalità populiste che escono dalla sua bocca, ma peggio mi sento nel vedere l’ampio consesso di democratici progressisti intellettuali che la trattano con reverenza quasi che il finto rebellismo, l’ignoranza e la ricerca forsennata di visibilità politica fossero qualità apprezzabili, facessero curriculum.
E potrei anche starci se penso alla Meloni come a una valvola di sicurezza per la pressione che altri potrebbero utilizzare in maniera ben più dirompente, ma questa orchestrata benevola tolleranza nei suoi confronti significa anche rassegnarsi alla definitiva rottamazione di quella destra che, ci piaccia o meno, rappresenta la metà del bacino elettorale italiano.