DI NICOLA FRATOIANNI
Ovunque io stia andando mi parlano dell’aumento del costo dell’energia e delle materie prime.
Sono giustamente molto risentiti con il governo e in molti ringraziano Sinistra Italiana per la battaglia che da ottobre conduce.
“Ma non se ne accorgono al governo?” è la domanda che mi sento ripetere più spesso questi giorni.
Evidentemente no, o forse sono convinti che il Paese possa reggere per il prossimo anno, con l’inflazione che galoppa mentre gli stipendi arretrano.
Questa situazione sta provocando una condizione sociale inedita: lavoratori, disoccupati, commercianti, artigiani e piccola impresa vessati e a fortissimo rischio, mentre si avvantaggiano i grossi gruppi energetici e quelli della grande distribuzione.
Bisogna mettere insieme le forze per chiedere ciò che è sacrosanto: un intervento forte e netto sui guadagni dei grandi gruppi e l’innalzamento degli stipendi, anche per evitare che ci sia una depressione dei consumi nel commercio al dettaglio.