DI NICOLA FRATOIANNI
Un’altra tragedia questa mattina durante uno stage formativo, in provincia di Ancona, il mezzo aziendale è finito fuori strada senza lasciargli scampo. Il conducente è ricoverato in gravi condizioni.
L’ennesima vittima di un Paese dove morire di lavoro non suscita più nemmeno le attenzioni della politica, dove solo quando è troppo tardi ci si domanda come si è arrivati a ciò, come sia potuto accadere, perché.
Uno studente che muore durante un percorso formativo in azienda è un profondo fallimento dello Stato e della collettività che hanno permesso ciò.
Perché a 16, 17 o 18 anni non devi essere in fabbrica, in azienda o in ufficio. Devi poterti dedicare liberamente allo studio, fare le tue esperienze, crescere come persona. E il compito dello Stato è costruire le condizioni per permetterlo, ad esempio prevedendo un obbligo scolastico fino a 18 anni. Non è una questione individuale, ma collettiva.
Tutta la nostra vicinanza, mia e di Sinistra Italiana, alla famiglia di Giuseppe e alle persone care.
Il sistema non funziona. È evidente. Studenti e studentesse lo denunciano da tempo e stanno scendendo in piazza per farsi sentire. È ora che il Ministero li ascolti.