DI MARISA CLARA CELESTE CORAZZOL
Ricorderò sempre con quale clamorosa menzogna scoppiò il conflitto in Iraq il 27 marzo 2003: sulla propaganda menzognera portata avanti dall’allora “presidente” USA, George Bush, che millantava che Saddam Hussein detenesse “armi di distruzione di massa”, cioè armi nucleari o chimiche. Armi mai rinvenute!
E ricorderò sempre che agli Stati Uniti offrirono aiuto e supporto diversi Paesi, tra cui la Gran Bretagna che fornì 50mila uomini e 36 caccia. L’Italia inviò circa 2400 militari tra Esercito e Marina, Aeronautica e Arma dei Carabinieri, nell’ ambito dell’operazione Antica Babilonia, con compiti principalmente di sicurezza e aiuto al popolo iracheno.
E ricorderò sempre quando Colin Powell, l’allora segretario di Stato USA parlò delle armi batteriologiche in possesso dell’Iraq, mostrando ai rappresentanti degli altri paesi, con un gesto molto teatrale, una fiala che conteneva una polvere bianca.
UN FALSO CRIMINALE.
Era tutto falso. Ma per ben otto anni hanno insanguinato l’Iraq.
L’Iraq, quel Paese in cui Julien Assange denunciò i crimini contro l’umanità commessi da soldati americani e che per questo è in un carcere di alta sicurezza nel Regno Unito e che per questo gli USA “paese democratico guerrafondaio”, lo vogliono condannare a ben 170 di carcere.
USA?!…. E GETTA!!!