DI LUCIANO RAGNO
E’ già lunedì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
“Bella ciao” vince sempre.
E’ il 5 novembre dello scorso anno. A Gaggio Montano sull’Appennino bolognese, davanti all’ingresso della “Saga Coffee” si presenta il direttore: ” Signori mi dispiace, si chiude. Andiamo in Romania”.
A casa senza lavoro 137 persone, quasi tutte donne.
Si decide in un attimo: ” Da qui non ce ne andiamo”.
E non se ne vanno. E’ sera. Qui il freddo taglia le mani e il viso.
Stanno lì, davanti al cancello chiuso, anche il giorno dopo. Il giorno dopo ancora. La settimana dopo. Il mese dopo. Un altro mese dopo.
Notte e giorno. Tende, sdraie, sacchi a pelo, coperte, fornellini, fuochi. La resistenza del nuovo millennio. Al gelo.
Un via vai di pentole dai paesi vicini. A Natale i tortellini da Bologna. Nell’ultima notte dell’anno il brindisi in una bufera di neve. I sindacati si battono. Fumata nera.
Loro stanno sempre lì. Notte e giorno. Alcune si danno il cambio, a casa i figli hanno bisogno della mamma.
E arriva ieri sera. Un sindacalista- uno dei tanti stremati dalle trattative- porta l’annuncio : ” C’è un acquirente della fabbrica. Si torna lavorare”.
La resistenza è finita. Parte un coro: “Bella ciao”.
Le partigiane del nuovo millennio tornano a casa.
Sorridendo.
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Immagine: Le operaie accampate fuori dello stabilimento. Fonte: ilfattoquotidiano.it