DI MARIO PIAZZA
Forse non proprio tutti, come in ogni guerra anche in quella scoppiata ieri poco prima di cena qualcuno si arricchirà ma con o senza allargamenti mondiali saranno guai grossi per tutti gli altri.
Una piccola guerra scoppierà, anzi è già scoppiata, anche qua su Facebook tra Vetero-Atlantisti e Archeo-Sovietici che incuranti della Storia e del ridicolo urleranno i propri punti di vista, spesso in maiuscolo. Per questo voglio chiarire subito come la penso, e mi lascia del tutto indifferente se essere anti-americano mi farà erroneamente apparire come un amichetto di Putin.
Non sono antiamericano perché non mi piacciono gli hamburger e le Harley Davidson. Sono antiamericano perché ho visto con i miei occhi di quali scelleratezze le amministrazioni USA degli ultimi 60 anni sono state capaci, in Indocina, in America Latina e in Medio Oriente. Scelleratezze a volte plateali come lo sterminio del popolo vietnamita con i gas, altre volte per interposta persona come l’assassinio di Salvador Allende, altre ancora criminalmente mascherate come la Bosnia, l’impiccagione di Saddam, il linciaggio di Gheddafi, la Baia dei Porci.
Oggi tocca di nuovo all’Europa ed è la Storia, non le mie personali simpatie, a dirmi con estrema chiarezza chi sono gli attaccanti e chi si difende, chi sono gli invasori e chi prova a resistere all’invasione.
Avremo modo di discuterne anche troppo nei prossimi mesi, sempreché non mi togliate l’amicizia come hanno fatto tanti “sterici pacchiusi” durante la guerra precedente, quella contro il Covid.