DI LEONARDO CECCHI
Lei è Elena Kovalskaya. Dirige il Teatro statale e il Centro Culturale Vsevolod Meyerhold di Mosca. Cosa ha fatto? Ha annunciato le sue dimissioni per protesta contro l’invasione dell’Ucraina. “È impossibile lavorare per un assassino e riscuotere uno stipendio da lui“. Questo mentre il teatro Majakovskij di Mosca proibisce ad attori e attrici di fare “QUALSIASI commento” sull’invasione russa dell’Ucraina.
L’Ufficio Cultura della città avverte che ogni commento negativo sarà considerato “tradimento’”.
In tempi così il coraggio è cosa rara.
“Ci inchiniamo”.
Condivido le parole di Labodif, un gesto straordinario.