DI EMILIANO RUBBI
– Se l’idea era quella di mettere a capo dell’Ucraina un governo “neutrale”, un’invasione era il modo peggiore di farlo, perché a questo punto la popolazione non supporterà mai un governo che non sia espressamente anti-russo. E qualsiasi soluzione che non sia la conferma del governo Zelenski di sicuro provocherebbe un conflitto interno destinato a durare molto a lungo.
– In patria, si ritrova con un’opinione pubblica divisa (almeno per gli standard russi). Tanto è vero che le persone arrestate, tra quelle che hanno manifestato contro la guerra, sono più di mille. E se uno scende in piazza a manifestare contro Putin, in Russia, dev’essere davvero molto motivato, perché sa di rischiare brutto, quindi quelli che lo hanno fatto probabilmente sono solo la punta dell’iceberg. È lecito pensare, quindi, che il sentimento di contrarietà a questa invasione sia molto diffuso, in Russia.
– Se l’intenzione, invece, era quella di indebolire la NATO, ha ottenuto l’effetto contrario. Da anni, ormai, diversi Paesi stavano considerando l’idea di scioglierla, perché non ne vedevano più l’utilità. Oggi, Putin ha appena ridato uno scopo e una ragione di esistere alla NATO, mettendo tra l’altro tutte le ex repubbliche sovietiche ad ovest nella condizione di chiedere più militari e più basi NATO sul proprio territorio. Se prima la NATO era considerata un organismo moribondo e privo di senso, oggi, grazie a Putin, vive un nuovo momento di gloria.
– Le sanzioni a pioggia che stanno arrivando da parte di tutto il mondo, intanto, danneggiano enormemente l’economia russa. E i primi a non esserne affatto contenti sono gli oligarchi dei quali Putin si è circondato, perché vedono da vicino la prospettiva che le loro fortune possano dissolversi. E puoi essere uno zar spietato e temibile quanto vuoi, ma se ti ritrovi contro tutta l’oligarchia, è difficile che tu vada troppo lontano, in Russia. Oltretutto, anche gli oligarchi sanno benissimo come funziona il polonio-210, non è un’esclusiva di Putin.
Come può “vincere”, in questa situazione, Putin, insomma?
Non ne ho idea.
A vederla da fuori, sembra che si sia andato a ficcare in quella che, in genere, si chiama una situazione “lose – lose”.
Può essere che, semplicemente, in questo momento ci sfugga qualcosa, oppure che lo zar abbia fatto molto male i suoi calcoli.
E sarebbe la prima volta, probabilmente.
Significherebbe che sta perdendo la spietata lucidità che lo ha sempre contraddistinto.
E se c’è una cosa davvero terrificante da immaginare, quella è un Putin che abbia perso la lucidità.
Perché a quel punto potrebbe succedere davvero qualsiasi cosa.