DI LUCA BAGATIN
Gli eurodeputati del Partito Comunsita di Grecia (KKE), hanno votato contro la risoluzione del Parlamento europeo intitolata “Sull’aggressione russa all’Ucraina”, in quanto ritenuta pericolosa per i popoli e volta ad aggravare l’escalation del conflitto.
Il KKE si oppone, dunque, a nuove sanzioni dell’UE contro la Russia, che finiscono per danneggiare unicamente il popolo e i lavoratori. Si oppone, altresì, ad ogni possibile aumento delle spese militari e sostegno militare UE alla NATO, volta a dispiegare forze militari, con conseguenze imprevedibili per la popolazione europea.
Il KKE denuncia, dunque, ogni “guerra imperialista”, volta unicamente a rafforzare gruppi economici, a tutto svantaggio dei popoli, ucraino compreso.
“La nostra condanna dell’invasione della Russia capitalista in Ucraina è unita alla condanna dei crimini seriali di guerra degli Stati Uniti, della NATO e dell’UE contro il popolo della Jugoslavia, dell’Afghanistan, dell’Iraq, della Siria e della Libia”, hanno affermato gli eurodeputati comunisti greci. “Le persone non devono scegliere con quale imperialismo stare. La solidarietà al popolo ucraino, messo alla prova dalle guerra degli imperialisti, significa un deciso rafforzamento della lotta indipendente del popolo per impedire ogni coinvolgimento e ogni partecipazione alla guerra”, continua il comunicato dei comunisti greci. “Significa nessun esercito fuori dai confini, smantellamento di tutte le basi straniere, disimpegno dell’UE e della NATO con i governi al potere”.
E anche il leader del Partito Comunista della Federazione Russa, Gennady Zjuganov, maggior partito d’opposizione al governo Putin, è intervenuto su Facebook sulla questione, facendo presente che da 8 anni i nazionalisti ucraini attaccano i cittadini del Donbass, nel silenzio della comunità internazionale.
E ha aggiunto: “Siamo per la pace e lottiamo sempre per la risoluzione pacifica di qualsiasi conflitto. Siamo contro lo spargimento di sangue. Auspichiamo sinceramente un cessate il fuoco immediato e una soluzione politica attraverso i negoziati. E contribuiamo a farlo il più possibile. Esortiamo la comunità internazionale a prevenire i tentativi di interrompere i negoziati”.
Luca Bagatin