DI GIOACCHINO MUSUMECI
Mario Draghi dice: “nessuno si è rassegnato nel cercare la pace, io lo farò con tutta la mia volontà”…
Naturalmente son sicuro che Draghi sia sincero come tutti i leaders europei, e ci mancherebbe, le sue non sono certo dichiarazioni di routine, c’è la guerra.
Non ce l’abbiamo proprio sotto casa ma poco ci manca.
E scusate se mi pongo la questione, non vorrei esser tacciato di filoputinismo molesto, comunismo latente, sovietismo sovversivo… A casa non ho nemmeno una matrioska, un souvenir sovietico, un rublo, colbacco finto o robe simili, e sono stato a Mosca da giovane ma, giuro, non lo farò mai più.
Tornando alla questione mi chiedevo se la ricerca di Draghi comprende far dichiarazioni dal parlamento mentre si spediscono armi in segno di pace. Oppure sarebbe più opportuno che tutti i leaders dialogassero col responsabile di un invasione piuttosto che gettare la spugna dopo un tentativo per principio, ostracismo, pavidità, troppi impegni, non so vedete voi.
Insomma se fate le dichiarazioni da casa e nel frattempo spedite missili, capisco che vogliate aiutare il popolo ucraino ma cosi sta cacchio di pace che cercate con tutte le forze mica arriva. Arrivano morti ammazzati tipo quelli del covid.
Ma c’è una differenza, nessuno voleva la pandemia e avete fatto di tutto, anche troppo, per combatterla, invece con la guerra mi sembrate un po’ indecisi o forse troppo decisi, non l’ho capito..
E come se ci aveste raccontato che avremmo sconfitto la pandemia sovrapponendole un epidemia di peste.
Comunque era solo una domanda per capire come funziona la ricerca della pace, e visto che ci sono avrei un’altra curiosità. Dopo le spedizioni in Ucraina, quando avrete trovato questa pace che vi scappa tra le dita, che farete con le armi in eccesso…Le spedirete in Palestina o Israele.