DI MASSIMO CAPRIOLA
Ho sempre avuto una brutta opinione su Putin. Un dittatore, un despota, mi ha sempre provocato una sensazione di paura. Si mi ha sempre fatto paura come qualsiasi dittatore.
Penso male di lui da quando è entrato al Cremlino, uno con un passato al KGB. Ho sempre pensato fosse un guerrafondaio.
Poi in tutti questi anni, ci hanno fatto vedere un Putin potente. Uno zar a petto nudo a cavallo, uno zar che faceva sport, soprattutto judo, che viveva in castelli dorati e che era amico fraterno di Berlusconi e di Albano. Eh sì, quante interviste ci hanno fatto vedere del duo Berlusconi Albano che decantavano il loro amico zar.
Ultimamente si sono aggiunti Meloni e Salvini. Meloni adulante, Salvini più “casereccio” con magliette con l’effige del suo mito.
Ora i potenti, la stampa, e tutto e tutti gli si sono rivoltati contro. In quindici giorni da zar è diventato il male assoluto.
Cos’è successo? Come se si fosse accesa una lampadina e tutti allora si fossero risvegliati da un lungo torpore.
L’altro giorno ho sentito Zelenski. Ha fatto un discorso chiedendo all’Europa di entrare nell’Unione Europea e di seguirlo per fare la guerra a Putin.
Ha parlato come uno che vuole la guerra non la pace.
Mi sembrano tutti e due guerrafondai.
In TV ci mostrano il popolo ucraino pronto a combattere.
Una miss che imbraccia il fucile e vuole combattere, le donne armate, una mamma che ha salutato i suoi bambini per rimanere in Ucraina a combattere.
Tutti i paesi mandano armi. Anche l’Italia.