DI NICOLA FRATOIANNI
– Nel 2011 il governo Berlusconi autorizzò l’invio di 106 milioni di euro in armamenti alla Russia di Putin.
– Nel 2015 il governo Renzi ne autorizzò 25 milioni, nonostante l’embargo commerciale dell’UE a seguito del conflitto russo-ucraino in Donbass, scoppiato l’anno precedente.
– Dal 1998 al 2020 l’UE ha fornito 344 milioni in armi all’Ucraina, mentre ne ha autorizzati 1,9 miliardi verso la Russia, di cui oltre 740 milioni consegnati.
Un fiume di armi, impiegato da Putin in questa drammatica follia imperialista e che mette in mostra tutta l’ipocrisia di questa classe dirigente, italiana ed europea.
E qual è oggi la risposta del nostro Parlamento?
Più armi.
Ma questa volta dall’altra parte del confine. I produttori di armamenti festeggiano.
Non si può essere pacifisti mentre ci si allaccia l’elmetto. Se vuoi la pace, devi preparare la pace.
