PROPAGANDA

DI PAOLO DI MIZIO

 

D’accordo che la verità è la prima a morire in guerra. Ma anche la logica?
Dunque, i soldati russi avanzano e i soldati ucraini si asserragliano in una centrale nucleare. I russi ingaggiano battaglia con armi leggere (fucili). Alla fine gli ucraini, sopraffatti dal numero, si arrendono. La centrale è nelle mani dei russi. Intanto è scoppiato un piccolo incendio in un locale: forse una cassetta di munizioni colpita da un proiettile, forse una bomba a mano degli ucraini esplosa per errore. Comunque sia, l’incendio è subito domato.
Gli ucraini ovviamente si erano chiusi lì dentro ben sapendo che i russi non avrebbero potuto attaccarli con armi pesanti (bombe, cannoni), perché altrimenti la centrale sarebbe esplosa e tutti i russi nel raggio di decine di km sarebbero morti in pochi minuti per l’onda nucleare.
E allora i giornali italiani come titolano? “I russi bombardano una centrale nucleare”, “Missili russi su una centrale nucleare”.
Va be’, allora siamo tutti scemi e buonanotte.