DI LUCIANO RAGNO
E’ già venerdì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Un’ingiusta discriminazione.
Davanti alla solidarietà c’è chi discrimina fra “profugo vero” e ” profugo finto”.
Avviene in queste ore ai confini dell’Ucraina. Lo dicono personalità che contano, anche in casa nostra.
– E’ vero, per certa gente, solo il profugo che fugge dalla guerra in Ucraina. Va aiutato, un aiuto sacrosanto.
– E ‘invece finto, per la stessa gente, il profugo che fugge da una guerra in altre parti del mondo, quelle dimenticate da Dio e dagli uomini. Anche lì è guerra.
– E’ finto, invece, per certa gente, il profugo che fugge dalla siccità. Ma la siccità è una guerra.
– E’ finto, invece, per certa gente, il profugo che fugge dalla violenza e dalla discriminazione. La violenza e la discriminazione sono guerre.
– E’ invece , per certa gente, finto il profugo che fugge dalla miseria. Ma la miseria è guerra.
Al domani sereno hanno sacrosanto diritto tutti i profughi.
La solidarietà, quella vera, non discrimina.
Anche perché non vota.
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Fonte delle immagini : repubblica.it- ispinline