DI EMILIANO RUBBI
La Russia è militarmente più forte dell’Ucraina.
Non una, ma dieci volte.
Senza contare l’arsenale nucleare, ovviamente.
Seguitare ad armare gli ucraini, in questo momento, significa solo protrarre una guerra che li sta portando al massacro.
A Putin non interessa se gli ucraini muoiono, non gli interessa se vengono colpiti ospedali o rifugi, donne o bambini, non gli interessa neanche se il suo popolo viene affamato dalle sanzioni, lui non si fermerà finché non saranno accettate le sue condizioni.
E francamente mi sembra un prezzo troppo alto da pagare, per mantenere al potere un personaggio discutibilissimo come Zelensky, che adesso gioca a fare l’eroe sulla pelle del suo popolo.
Basta con questa retorica della “resistenza”, quella in Ucraina non è “resistenza”, è un massacro.
Chi resiste, come fecero i nostri partigiani, ha la possibilità di poter vincere (e infatti hanno vinto), gli ucraini non ce l’hanno.
E se intervenisse la NATO, come chiede Zelensky, sarebbe una guerra mondiale, e i morti diventerebbero milioni.
Fermiamo subito questa guerra, smettiamo di protrarre il massacro degli ucraini.
E subito dopo cancelliamo Putin da ogni consesso.
Non deve poter più mettere il naso fuori dal suolo russo.
E speriamo che qualche oligarca o generale, a quel punto, inizi a chiedersi se davvero valga la pena di sacrificare la vita di milioni di persone per assecondare i deliri di un dittatore fuori dalla Storia.
Ma adesso basta.
Basta con questa retorica di guerra, basta con gli eroi che mettono il nazionalismo prima della vita delle persone.
Pace.