PLACIDO RIZZOTTO, UN UOMO DA NON DIMENTICARE

DI SEBASTIANO ARDITA

 

Placido Rizzotto, segretario della camera del Lavoro di Corleone, la sera del 10 marzo 1948 venne rapito e ucciso dalla mafia per il suo impegno a favore del movimento contadino per l’occupazione delle terre. Il pastorello Giuseppe Letizia assistette di nascosto all’omicidio del sindacalista e vide in faccia gli assassini.
Il capitano dei Carabinieri Carlo Alberto dalla Chiesa condusse le indagini ed arrestò Vincenzo Collura e Pasquale Criscione, che ammisero di aver preso parte al rapimento di Rizzotto in concorso con Luciano Liggio. Ma al processo ritrattarono e furono assolti per “insufficienza di prove” insieme a Liggio, che rimase latitante fino al 1964.
Oggi Placido Rizzotto è un simbolo del sindacalismo contro la mafia e la storia del suo omicidio e di quello del povero pastorello sono una emblematica vicenda di crudeltà, di ingiustizia e di impunità.