DI LUCIANO RAGNO
E’ già giovedì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Senza pietà.
Un sibilo, lungo. Il missile si getta sull’ospedale pediatrico di Mariupol. Un boato. Il reparto maternità, pieno di partorienti, in un attimo è una voragine.
Urla. Poi il silenzio.
La morte è piombata proprio dove nasce la vita.
Lo scarpone chiodato di Putin non ha pietà.
Nemmeno del domani.
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Immagine: Il reparto maternità dell’ospedale pediatrico di Mariupol dopo la caduta del missile. Fonte: Today.it