DI MARIO PIAZZA
Sarebbe ora, fosse anche solo per evitare di scrivere sciocchezze sui social, di uscire dai vecchi schemi che contrappongono destra e sinistra in qualsiasi genere di confronto, dai derby di calcio alla seconda guerra mondiale.
In Ucraina stanno combattendo due destre, quella nazionalista di Zelenski e quella imperialista di Putin. A sostenere la prima non a chiacchiere ma come spesso è accaduto promuovendo colpi di stato c’è una terza destra che si riempie la bocca di democrazia, la destra atlantista unita da un filo ideale che inizia con il crollo dell’Unione Sovietica e si dipana dall’America dei Trump e dei Bannon verso tutti gli altri continenti seminando la mala pianta dell’ultranazionalismo più bieco, quello dei Netanyahu, degli Orban, degli Erdogan, delle Le Pen, di Alba Dorada, di Vox, di Fratelli d’Italia e chi più ne ha più ne metta.
Questo è quanto. Putin che parla di denazificazione fa ridere quanto Biden che parla di democrazia, in questo western moderno non ci sono i “buoni” e non c’è neppure il 7° Cavalleria.
La sfida all’OK Corral è tra cattivi e più cattivi e se potessi uscirei dal cinema e andrei a farmi una passeggiata nel parco.