DI VINCENZO G. PALIOTTI
Come si usa dire: “nel torbido si pesca meglio”.
Guardate il costo dei carburanti a quanto è arrivato. Io da ignorante non credo che sia stata la guerra russo-ucraina a far impazzire i costi arrivando a cifre assurde, tanto più che non sembra salito il prezzo del petrolio, ma questa è una situazione che si trascina fin dalle promesse, ovviamente disattese, di Salvini, allora al governo, di abbassare le accise.
E’ che appunto: “nel torbido si pesca meglio”, e quale migliore occasione per approfittare di una opportunità come lo scoppio di una guerra che concentra l’attenzione generale principalmente su questo evento.
Ad incassare saranno i soliti noti che si andranno ad aggiungere a quelli già annunciati relativi ai bisogni della vita quotidiana di ogni famiglia (elettricità, gas), con il governo che, prima annuncia un aiuto alle famiglie per poi fare marcia indietro, con un sospiro di sollievo di Confindustria, azionista di maggioranza del governo dei “migliori”.
Ma non è una sorpresa, e non è la sola preoccupazione considerato che nel corso degli ultimi anni è aumentato un po’ tutto, anche i generi di prima necessità, complice il Covid. Ma il governo (dormiente!) ha altro da pensare e pare che tutto questo non sia nelle sue priorità.
E intanto c’è chi si arricchisce sempre di più e chi diventa sempre più indigente.
