DI GIANFRANCO MICALI
Ammirazione incondizionata va, oltre ai resistenti ucraini, ai corrispondenti dal fronte di guerra.
Molti di loro sono free-lance, neppure assunti e quindi economicamente protetti da giornali e tv, e meno che mai a bordo dei tanks americani , come accaduto, ad esempio per la guerra in Iraq, a giornaliste che poi hanno fatto carriera.
Un plauso particolare a Francesca Mannocchi de la 7, la quale, assieme al coraggio e alle indubbie qualità cronistiche, mostra una grandissima sensibilità narrativa sul piano umano.
Non accade altrettanto per alcuni “irresponsabili” dagli studi in patria.
Ne ho sentito una alla radio che domandava all’inviata sotto le bombe: “Che clima si respira lì?”