DI MASSIMO RIBAUDO
Le sanzioni economiche e finanziarie non fermeranno la Russia di Putin perché economicamente la Cina e anche l’India possono tranquillamente reggere i fabbisogni russi intaccati dalla reazione occidentale.
La guerra può quindi durare molto a lungo.
Una via d’uscita è convincere Zelensky a concedere il riconoscimento delle repubbliche indipendenti del Donbass, la Crimea alla Russia e l’appartenenza alla Russia della Crimea. Sono cose che ha già perso.
Ma così si fa vincere Putin, dicono in molti.
No. E’ vero che la Russia ottiene quello che vuole con l’aggressione, però poi si rende un sorvegliato speciale da parte di tutti, visto come ha ottenuto la sua preda.
E intanto si ricrea la divisione del mondo in due blocchi, che è il vero risultato a cui Putin tende, ma che sfavorisce fortemente la Cina. Questo creerà nel medio periodo tensioni tra gli alleati.
Oppure pensiamo di battere i russi. Che è possibile, ma potrebbe portare all’utilizzo di armamenti nucleari.
Putin, come fece capire Reagan nel 1984, è disposto a usarle.
Questa è la sfida di Putin all’Occidente.
Stavolta sono i russi che, per primi, pongono l’opzione atomica come concretamente reale.
E questo significa che sono disposti a rischiare.
Quindi a Zelensky si pongono due strade davanti. O cede con onore adesso, o fa come i vietnamiti e i talebani e logora i russi per mesi, forse per anni.
Stiamo attenti a non sbagliare i calcoli.