DRAGHI, NON C’E’ TEMPO DA PERDERE

DI BARBARA LEZZI

 

È evidente che molti dei nostri politici non si recano a fare la spesa, a rifornirsi di benzina o gasolio e a pagare le bollette. Se così non fosse, probabilmente, anziché minacciare a destra e a manca sanzioni e a incensarsi per aver mandato le armi in Ucraina, lavorerebbero incessantemente per un dialogo che porti alla fine di questo terribile conflitto che miete vittime per cui lo strazio è infinito ma che genera anche sempre più insopportabili problemi economici alle nostre imprese e famiglie.

Quest’ultime, stanno ricorrendo sempre più alla rateizzazione e all’indebitamento per spese correnti e sono troppe le imprese in procinto di chiudere.

Nel frattempo, Draghi prende tempo con la sua solita strategia dilatoria, finge di non sapere che i tempi di intervento europeo, che sarebbe doveroso, sono troppo lunghi.

Si deve subito approvare uno scostamento di bilancio adeguato alle esigenze. Lo chiedono tutti i partiti di maggioranza ma non bastano le interviste. Per chi può parlare direttamente con Draghi in Consiglio dei ministri deve assumere una posizione chiara che lo metta di fronte ad un aut aut.

Non c’è tempo da perdere.