DI LEONARDO CECCHI
Ieri gli hanno fatto esplodere una bomba sotto casa. Era il suo compleanno.
Il “regalo”, a don Patriciello, gliel’ha fatto la camorra. Uno dei tanti.
Perché il don da anni combatte “a mani nude” nella Terra dei fuochi, tra degrado e rifiuti tossici, per salvare i cittadini e denunciare le mafie che hanno devastato quella terra, portando alla morte centinaia, forse migliaia di persone. Non si è mai tirato indietro, non ha mai piegato la testa.
E ieri è arrivato l’avvertimento.
A lui, piena solidarietà. Perché sono gli uomini così che impediscono alle mafie di prendersi davvero tutto. E per questo vanno sostenuti con ogni mezzo.
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