INFORMAZIONE CON DOPPIA, TRIPLA, QUADROUPLA MORALE

DI GIANCARLO SELMI

 

Di questi tempi trovare voci informative differenti dal salivante, univoco coro orchestrato dal pensiero unico, è una vera e propria avventura ed è quasi impossibile. Per chi volesse avventurarsi e conoscesse un pochetto di spagnolo, potrebbe farlo entrando nel sito internet di Telesur, l’emittente con sede in Venezuela che trasmette, gratis, in tutto il continente americano. Chi avesse una parabola in grado di captarne il segnale, potrebbe vederne le trasmissioni in chiaro. Telesur è totalmente indipendente ma si colloca a sinistra. Una sorta di CNN dei progressisti americani, con l’intervento dei migliori giornalisti, intellettuali ed economisti di quella area politica.
In questi giorni Telesur si sta dedicando ad una costante opera di controinformazione rispetto alle verità americane. Lo sta facendo smentendo in maniera rigorosa ed efficace, la quasi totalità delle notizie che vengono lanciate a raffica dalla propaganda USA e mettendo in rete quelle notizie volutamente taciute. Il sistema di propaganda pro Zelensky è tanto poderoso che trovare qualcosa di simile nel passato, risulta invero difficile.
Si può scoprire, ad esempio, che da qualche giorno i nazionalisti ucraini (incluso il famigerato battaglione Azov), stiano bombardando a pioggia il Donbass, edifici civili, ospedali e scuole inclusi, con l’utilizzo, da parte degli stessi ucraini, di bombe a grappolo (vietatissime dalle convenzioni) ed altri strumenti di morte forniti dall’occidente (noi compresi). Si scopre che le vittime civili dei bombardamenti, sono tantissime (inclusi anziani, donne e bambini). Il tutto corredato da immagini ed interviste alla popolazione locale.
Si scopre che, contrariamente a ciò che dice Di Maio sul presunto “default” della Russia, i russi si siano preparati per tempo e che l’effetto delle sanzioni è più devastante per noi stessi che per loro.
Si scopre che l’invio di armi all’Ucraina, passa utilizzando convogli umanitari e mezzi di trasporto ufficialmente dedicati agli aiuti umanitari. Si apprende di una protesta a Pisa e Livorno, fatta dai lavoratori dei rispettivi aeroporto e porto.
Di tutto ciò nessuno parla o, quando lo fa, lo mette in un trafiletto nel settore dei necrologi.
In Italia però, si dà molto risalto alla giornalista russa multata per aver manifestato contro la guerra, mentre non si è mai parlato della condanna di Assange alla prigione perpetua, solo per aver documentato i “danni collaterali” delle guerre USA. Guerre molto più cruente e violente e con molte più morti di civili, di quella a cui assistiamo in Ucraina.
Doppia, tripla o quadrupla morale, di un’informazione così disgustosamente untuosa, da fare diventare la bava un gradevole unguento.