DA REDAZIONE
Negli ultimi tempi le favole non le scrivono più i grandi scrittori, ma vengono prodotte dalle redazioni dei giornali, telegiornali, e televisione. Come ogni favola che si rispetta, esistono personaggi buoni e cattivi, ma alla fine la fiaba finisce sempre a lieto fine. Speriamo che finisca anche questa a lieto fine.
La favola che i media hanno creato su Zelensky il presidente buono, eroico rischiando la vita insieme a tutto il popolo ucraini dalla bombe dì Putin e chi più ne ha, più ne metta.
Per il personaggio cattivo, in questo caso Putin, i media non hanno dovuto faticare molto a crearlo. La fama dell’uomo cattivo se l’è creata da se’ infatti: ha fatto uccidere dei giornalisti, ha privato della libertà la stampa, ha fatto torturare personaggi scomodi al suo sistema, ed ha fatto avvelenare pseudo spie, in sostanza la fama di dittatore e criminale è nota a tutti a livello internazionale. L’aggressione all’Ucraina ha solamente confermato ciò che era palese a tutto il mondo. Tranne per alcuni politici come Berlusconi, Salvini e Meloni oltre che La Pen.
Il personaggio buono nella favola della tragedia Ucraina si chiama Zelensky eletto presidente dopo il colpo di stato finanziato da Igor Kolomoyskyi fiduciario degli USA e principale oligarca dell’Ucraina.
Igor Kolomoyskyi è il maggior finanziatore di gruppi neonazisti, ma è anche lo sponsor ufficiale dell’attuale presidente della repubblica “democratica” Ucraina.
In base a quanto emerso nei Pandora Papers*e riportato dal “𝗧𝗵𝗲 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗻” **𝗱𝗲𝗹 𝟯 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟭, Zelensky detiene quote azionarie di tre società off-shore, ha legami con diversi oligarchi da cui riceve finanziamenti illeciti e introiti miliardari ed è coinvolto direttamente in un giro di armi e soldi ai neonazisti.
Con la fama del presidente eroe buono sta facendo massacrare da Putin i cittadini ucraini, protetto dalla stampa internazionale compresa la nostra ( spero che un giorno anche voi sarete processati per crimini di guerra come complici).
Questa favola mi ricorda per certi aspetti Cristian Andersen l’autore della fiaba: “I VESTITI DELL’IMPERATORE” …i cortigiani del Re per non passare da stupidi, continuavano a negare l’evidenza nudità del Re.
Quasi tutti i giornalisti italiani si comportano uguali.
Non ci credo però che, lo facciano per non passare da stupidi come nella fiaba, credo più a interessi economici e no morali. Spero per me e per loro prima che sia troppo tardi che come nella fiaba l’innocenza di un bambino faccia notare ai servi del sistema (i giornalai***) che il Re… è “nudo” così anche loro esclameranno tutti in coro: è vero, è vero il RE è nudo e così Zelensky farà la stessa fine che tutti auguriamo a Putin.
Note:
*Si tratta di un’inchiesta giornalistica dell’ICIJ, l’International Consortium of Investigative Journalists,
**The Guardian (conosciuto precedentemente come The Manchester Guardian) è un quotidiano britannico nato a Manchester nel 1821 con sede a Londra. Viene stampato sia a Manchester che nella capitale.
***Non voglio offendere i giornalai, voglio sottolineare che i giornali li vendono i giornalai non i giornalisti.
Damiano Miniera