DI MARISA CLARA CELESTE CORAZZOL
Nel libro “Resurrezione”, Tolstoj indica i suoi cinque fondamentali comandamenti:
1. L’uomo non deve mai uccidere il proprio simile ma nemmeno adirarsi con lui.
2. L’uomo non profani la bellezza di una donna facendone strumento del proprio piacere.
3. Mai promettere niente sotto giuramento.
4. Perdonare le offese, non rifiutare nulla di ciò che gli altri ti chiedono.
5. Amare, aiutare e servire tutti, anche i propri nemici.
Tolstoj denuncia con forza, altresì, lo stretto legame esistente fra violenza ed economia. “Tre sono le cause della guerra: ineguale ripartizione dei beni, esistenza dell’ordine militare, dottrine religiose ingannatrici… “Finche’ profitteremo delle ricchezze privilegiate, mentre le masse saranno oppresse dal lavoro, ci saranno sempre guerre. Non vale la pena di rifiutare il servizio militare e nella polizia ed ammettere la proprieta’, che si mantiene soltanto per mezzo del servizio militare e della polizia”.
Sono tre i principi fondamentali del pacifismo tolstojano. Il primo: “come non si puo’ asciugare l’acqua con l’acqua, non si puo’ spegnere il fuoco con il fuoco, cosi’ non si puo’ distruggere il male con il male”. Per eliminare il male occorre una forza di segno contrario: l’amore. Se si aggiunge violenza a violenza, la somma totale della violenza non può che crescere.
Il secondo principio e’ la non-collaborazione. Per eliminare ogni forma di violenza e oppressione politica, basta non parteciparvi: “rifiutare il servizio militare, rifiutare di fare il giudice, l’avvocato, il politico, di lavorare le terre altrui ecc. Ogni oppressione infatti si fonda sulla complicita’ degli oppressi”.
Il terzo principio, per la lotta contro il male: “Verra’ distrutto il male fuori di noi, solamente quando lo avremo distrutto in noi”. Il male può toccarci solo se in un modo o nell’altro vi partecipiamo. E non vi e’ nulla di più dannoso per gli uomini del pensare che le cause della loro situazione non risiedono in loro stessi, ma in condizioni esterne.
Cerchiamo di capire e di far nostra la grandezza del pensiero di Leone Tolstoj e la modernità del suo cristianesimo nonviolento, che ha unito Oriente e Occidente, perché il suo messaggio, dopo un secolo, e’ ancora strumento vivo e utile per opporsi alle guerre di oggi.
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