DI CLAUDIA SABA
Ma questi sono bambini, ragazze, ragazzi.
Definirli “saccheggiatori”, prenderli e fucilarli per strada senza alcuna prova di colpa, solo per aver cercato di sfamarsi, è una grande atrocità.
No, non credo che l’Italia stia “difendendo” la parte giusta di questa causa.
Perché l’unica parte giusta di una guerra sono i bambini, le donne, le persone che hanno fame e non trovano più nulla.
Quella che ritiene giusto ucciderli senza pietà, è sempre la parte sbagliata.
È davvero questo che vogliamo?
Difendere e armare uomini crudeli che uccidono la propria gente che ruba per FAME?
Sono inorridita, perché il capo di questi uomini malvagi lo abbiamo sentito e visto con le lacrime agli occhi nel nostro parlamento.
Accolto come un eroe.
E mi dissocio totalmente da uno stato complice di certe barbarie.
Mi dissocio da chi si professa eroe e nasconde un animo criminale.
Non si può continuare a difendere l’indifendibile.
Non si può armare la mano di chi considera normali queste atrocità compiute contro la popolazione.
Uno stato che dichiara pubblicamente di volerli in “Europa”, non mi rappresenta.
Non può farlo.
NON IN MIO NOME.