NON IN MIO NOME

DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI

 

Putin va condannato,
per la guerra e per la scarsa democrazia nel suo paese.
Ma del discorso di Draghi a Zelensky mi ha colpito particolarmente l’aver autonomamente deciso di comunicare che l’Italia vuole l’Ucraina nell’unione europea, cosa che suona un abuso non essendo stata mai votata né in parlamento né altrove, accumunando così quelli come me che non la vogliono almeno fino a quando non sarà smantellata la NATO e ripristinata la certezza di un equilibrio di sicurezza in Europa senza l’uso delle armi, e l’affermazione che gli aiuti allo stato debbano essere anche militari, mentre noi dovremmo ripudiare la guerra in tutti i suoi aspetti.
Inoltre non ho capito quale resistenza intende, quella del popolo sotto le bombe o dei membri del governo che dal loro bunker lanciano i dadi del Risiko lasciandolo morire?
È stato fatto molte volte per molto meno, ma credo che sia ancora più importante oggi gridare NON IN MIO NOME!
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