SCACCHI E TAROCCHI

DI MASSIMO RIBAUDO

 

 

Noto con tristezza che per molti Sua Santità Papa Francesco è diventata una carta dei tarocchi. La si rigira a proprio uso e consumo a secondo della convenienza. Un po’ come i like sui social.
Il Papa è il Papa se è d’accordo con quello che pensiamo noi e possiamo usarlo come testimone autorevole delle NOSTRE ragioni, altrimenti è un vecchio rimbambito che parla in nome di una monarchia assoluta arcaica che professa un culto magico.
Il Papa dice che quella della Russia all’Ucraina è stata una aggressione disumana?
Sticazzi.
Il Papa dice che è folle aumentare la spesa militare?
Sticazzi uguale, se sei renziano o hai interessi con Minniti, Iveco e Leonardo (cioè se sei il Pd).
Papa Francesco oggi compie un atto destinato a entrare nella Storia, con la S maiuscola.
Consacra l’umanità intera e quindi sia la Russia che l’Ucraina al Sacro cuore di Maria Vergine.
Perché è storico?
Perché arriva il quarto elemento oltre la Trinità.
Il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo e il Sacro cuore di Maria.
Si lo so che per alcuni questo ha lo stesso effetto della danza della pioggia o della bacchetta magica di Harry Potter, e potrebbe averne anche meno se ho capito che tipi sono Putin e Zelensky.
Ma in fin dei conti il vertice della cristianità cattolica si augura che i due credano e si fermino entrambi (se si ferma uno solo abbiamo una sconfitta o una resa, non la PACE).
Tutto questo mentre la Chiesa ortodossa, che molti di noi credono sia il Politburo dell’Urss perché stanno tifando per l’Unione Sovietica, ha definito l’azione della Federazione Russa come guerra santa contro gli ucraini pervertiti.
E invece è una partita a scacchi tra Usa, Unione Europea, Russia e Cina.
Faccio presente che definire la Trinità e la sua natura condusse a massacri e guerre rispetto alle quali oggi siamo nel paradiso terrestre.
Chissà che succede adesso con un politeismo in cui molti ci mettono anche i santini di padre Pio.
E la carta dei tarocchi del Papa.
p.s. “Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla condizione di schiavitù: non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra…”.
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