QUATTRO CHIACCHIERE

DI LUCIANO RAGNO

 

E’ già domenica.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Quattro chiacchiere.
Non tutto è perduto. C’è ancora qualcosa di bello. Sentite questo. Buona domenica.
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In fila al supermercato. La voglia di fare quattro chiacchiere . Magari con la cassiera, mentre faccio la fila.
“Che dice, signorina, pioverà?”.
“Certo che il Covid ne sta creando di problemi…”.
” Questa guerra, ma perché Putin non smette?”.
“Ha saputo che domani c’è sciopero degli autobus ?”.
E lei, la cassiera, mi risponde. E si ferma a parlare con me.
Quattro chiacchiere.
Il bello è che chi sta dietro non sbuffa, non si spazientisce. Quando sarà il suo turno, sarà lui a fare quattro chiacchiere con la cassiera.
Torna un vecchio modo di socializzare. Una mano a chi si sente solo.
Si chiama “BLABLABLA”. Da un paio di mesi funziona così in alcune catene di supermercati in Francia. Fra le varie casse, una è riservata a fare quattro chiacchiere con la cassiera. Il tempo di poggiare gli acquisti sul nastro scorrevole, passarli allo scanner, metterli in busta, pagare e ricevere il resto. Ma tutto molto lentamente. Tanto c’è tempo. E poi è gratis.
Quelle quattro chiacchiere nel negozio sotto casa. Erano sparite.
Bentornate!.
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Immagine: una corsia di un supermercato francese con il BLABLABLA. Fonte . Corriere.it
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 3 persone e il seguente testo "18 La Cordonnerie Parisienne pour prendre Jui le temps papoter avec vous ටui BLABLABLA CAra UE CAISSE BLABLABLA"