DI LUCIANO RAGNO
E’ già lunedì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Sta solo nel vocabolario.
Da qualche giorno attendo che qualcuno si affacci per chiedere scusa. Pubblicamente, ovvio.
Scusa al popolo ucraino , considerato senza orgoglio e senza coraggio, al punto da prevedere la resa, al massimo, in un fine settimana. Il popolo resiste da un mese e due giorni.
Scusa a chi diceva- io fra questi- che il no alle centrali nucleari e alle estrazioni in mare l’avremmo un giorno pagato caro. E che impianti eolici e fotovoltaici- pur importantissimi- non sarebbero stati sufficienti. Alla prima crisi mondiale, la bolletta è schizzata in alto.
Scusa alla Macedonia per averla giudicata squadra modesta, solo un disturbo, sulla strada luminosa del mondiale dell’Italia. Gli azzurri vedranno le gare seduti in poltrona in salotto.
Per trovare SCUSA , temo che dovrò continuare ad aprire il vocabolario.
__________________
Fonte dell’immagine: studiodipsicoterapia.it