DI GIANCARLO SELMI
La Russa vuole finanziare il riarmo con il reddito di cittadinanza. Cioè con l’unica misura esistente in Italia, che limita la povertà assoluta, quindi la fame. Avere più armi e meno gente che mangia, è il desiderio di La Russa.
Facciamo due conti:
La soglia minima, sotto la quale c’è la povertà assoluta, per i parametri ISTAT (si può calcolare) riferita ad una famiglia formata da tre persone (una coppia più un figlio minore), residente nel sud Italia, è di euro 1.064 mensili. Al nord Italia la cifra è maggiore.
Il reddito di cittadinanza erogato a quella famiglia (nei rarissimi casi in cui viene erogato in pieno), ammonta a 800 euro mensili. Nel caso in cui quella famiglia vivesse in affitto (praticamente tutte. I poveri non vivono in case di proprietà), le viene aggiunto un contributo di euro 280. Considerato che un affitto al sud, per una casa che possa ospitare tre persone, ammonta mediamente a euro 450, è necessario integrare il contributo del reddito, con 170 euro. Pertanto, quella famiglia vive con 630 euro al mese, il 40% meno della soglia di povertà assoluta. Al nord il parametro è ancora più drammatico.
Mentre Renzi, Salvini, Meloni, La Russa, Santanchè potranno cucinare un risotto con pesce e frutti di mare freschi, quella famiglia non lo potrà fare mai. Il bimbo di quella famiglia sarà alimentato come sarà possibile. Pollo e non vitello, prodotti da grande distribuzione e nulla bio. I prezzi non lo consentirebbero. Sarà una festa, per quel bimbo il giorno in cui potrà assistere ad un film al cinema e lo zainetto, sarà sempre quello dell’anno prima
Tutto ciò che sarà consentito ai bimbi delle famiglie di Renzi, Salvini, Meloni, Santanchè, La Russa, sarà vietato a quel bambino.
Renzi, Meloni, Salvini, Santanchè, adesso La Russa, accompagnati da tanti italiani senza problemi, sono giustamente solidali con i bimbi ucraini che scappano dalla guerra, però odiano senza riserve quella famiglia italiana e quel bimbo.
Perché?