COSE CHE CAPITANO: CASSAZIONE ANNULLA L’ASSOLUZIONE DI UGGETTI

DI GIOACCHINO MUSUMECI

 

Qualcuno ricorderà il Sindaco di Lodi Uggetti. Circa 10 mesi fa era stato assolto in appello dall’accusa di turbativa d’asta. Media, Pd e tutte le fronde garantiste in guerra con la magistratura avevano salutato il fatto come trionfo della giustizia e sconfitta del giustizialismo.
Poi avevano condannato la gogna giudiziaria e mediatica a cui il sindaco era stato sottoposto anche da parte pentastellata. Pertanto erano pervenute a Uggetti le scuse tempestive di Luigi di Maio ormai a metà strada nel percorso di riabilitazione nobilitante oggi contraddistinto da dichiarazioni eclatanti e tipiche dello statista navigato.
Da moralizzatore dei sindaci Piddini corrotti a moralizzatore di presidenti russi il passo è breve, ma la retorica è quella dispregiativa e risonante dei tempi in cui armati di apriscatole si propagandavano parlamenti divelti e cambiamenti epocali. Per Di Maio si è assistito a metamorfosi inaspettate e ben diverse da quelle tanto agognate da molti suoi supporters.
Al netto della gogna mediatica mai giusta il cui esercizio bisognerebbe lasciare a Italia Viva secondo dettami rondoliniani, la notizia è che la Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione con cui Uggetti era stato riabilitato.
Mentre il Pd si chiude in un silenzio avvilente e imbarazzanti pennivendoli berlusconiani mollano liquami su carta straccia, resta il fatto ineludibile che Uggetti dovrà dimostrare la propria innocenza in terzo grado.