DI MASSIMO RIBAUDO
Quando Usa e Regno Unito capiranno che le sanzioni economiche contro governi dittatoriali o autocratici non li hanno mai delegittimati o indeboliti, avranno fatto un passo in avanti.
Questo succede per due semplici motivi.
Le sanzioni economiche vengono vissute dalle popolazioni che ne vengono colpite con un aumento di orgoglio nazionalistico per i PROPRI prodotti e le loro usanze.
E poi, è la politica a creare il diritto, e il diritto a creare l’economia.
Una semplice modifica contrattuale, o legislativa, e le sanzioni vengono aggirate. Il rublo è infatti tornato ai suoi livelli iniziali.
I veri problemi ai russi glieli stanno creando gli ucraini: il popolo in armi, come li ha definiti Zelensky, e come si rivelano essere da ogni dichiarazione, pubblica o privata.
E’ la lunghezza della guerra, lo sfinimento delle truppe, il numero di perdite tra i soldati, l’incapacità di controllare il territorio, a costituire elementi fondamentali, che faranno cambiare idea, o meno, a Putin.
Per il resto sono diatribe tra mercanti. E poiché l’Europa è ed è stato solo un mercato, finora, adesso si trova davanti a una scelta di crescita o decadenza.
O si trasforma in unità politica, il più possibile autonoma da interessi ed economie di altre potenze mondiali, oppure vivacchierà ai margini della storia. I paesi che ne fanno parte saranno i ristoratori e i camerieri di Stati Uniti o Cina. Oppure di entrambi, come noi.
I camerieri e i “pizzettari” non fanno scelte politiche, ricordiamolo, gli Stati invece sì: come quella di resistere all’invasore.