LETTA E LE VERITA’ DEI NOSTRI MEDIA

DI GIOACCHINO MUSUMECI

 

“A proposito di verità: bisogna dire con chiarezza quanto pervasiva sia stata per anni e anni in Occidente la propaganda di Putin. Davvero avvaloriamo una par condicio delle fonti che mette sullo stesso piano la Tass e Reuters? Sputnik e Le Monde o il Guardian? L’ultimo dei media occidentali ha una credibilità infinitamente più alta di quelli che sono solo portavoce di Putin nella propaganda di Stato. E a proposito di pluralismo: in Russia c’è un regime che i giornalisti li ammazza e i dissidenti li incarcera; l’Italia è certamente il Paese europeo dove più intenso è il dibattito e dove le voci critiche rispetto alle scelte del governo hanno più spazio rispetto a quelle favorevoli”.
E’ uno stralcio della lettera aperta che il segretario Dem ha riservato a Michele Santoro intervenuto a “Piazza Pulita”.
Letta si stupisce per la propaganda Russa così pervasiva da aver condizionato l’occidente. In realtà sta dicendo che la propaganda occidentale non è stata forte come quella Russa. Ma in Italia ci siamo dati da fare per allinearci con lo spirito manipolatore di ispirazione putiniana.
A proposito di verità: c’è da domandarsi come mai Letta, arringando sui buoni principi della stampa occidentale, non abbia nominato un solo giornale Italiano. Se gli Italiani leggessero Reuters, avrebbero conosciuto le condizioni per le trattative di pace dettate dalla Russia dopo due settimane di conflitto. Ma i nostri media hanno offerto uno spettacolo vergognoso che conferma il 41esimo posto nella classifica della libertà di stampa fornita dal “ World Press Freedom Index “ su 170 paesi . Gli Stati Uniti, peggio di noi, occupano la 44 esima posizione, la Francia 34esima, tutti abbondantemente fuori dalla Top ten e abbondantemente dentro la flop zone.
Letta dovrebbe chiarire che nella classifica sulla libertà di Stampa l’Ucraina si trovava al 97esimo posto nel 2020 e al 98esimo nel 2021. Domandiamoci quanto siano affidabili le informazioni ucraine a cui facciamo riferimento come fossero oro colato.
I russi fanno decisamente peggio, si posizionano al 150esimo posto. Ma Letta dovrebbe spiegare che cosa arriva qui dai media russi: NIENTE DI NIENTE, qualcuno mi smentisca se può.
In altre parole siamo bombardati ossessivamente dai NOSTRI media di cui dovremmo osservare l’opera: trascurando la tempesta politica scagliata su Report, reo di offrire inchieste giornalistiche scomode, Letta, sulla fiducia ai nostri media, avrebbe ragione se non fosse per la parzialità sulle guerre di invasione americane giuste e quelle russe sbagliate, l’epurazione di Marc Innaro che annotava l’espansione Nato a Est; fatto su cui intervenne sdegnato il PD.
Che dire sull’utilizzo vergognoso di filmati falsi e immagini di war games play station per raccontare i bombardamenti in Ucraina.
E Le liste di proscrizione redatte da Gianni Riotta su Repubblica con nomi e cognomi di giornalisti, intellettuali e politici sgraditi escluso Silvio Berlusconi ex amico ammutolito di Putin ?
La censura di Orsini e il suo contratto Rai stralciato per le proteste di PD e Italia Viva…
Gli articoli mistificati dal Corriere di cui ho scritto ieri un apposito post.
La Strage di Odessa diventa rogo su Wikipedia.
Mentre si sottolineano giustamente le efferatezze russe, i nostri media evitano accuratamente i lati imbarazzanti dell’Ucraina: neonazisti redenti da Gramellini sul Corriere e amanti di Kant su Repubblica secondo Ezio Mauro, le foto su La Stampa che descrivevano stragi operate dai russi salvo poi essere quelle del Donbass raso al suolo dagli Ucraini.
Nessuno scandalo per i Militari russi legati e gambizzati, nulla da dire sui ragazzini ucraini legati ai pali, torturati per sciacallaggio e poi condannati a 15 anni di carcere oppure a morte.
L’informazione dovrebbe raccontare fatti e misfatti commessi da aggressori e aggrediti ma ha trasformato la guerra in un sanguinoso war movie ucraino in cui immedesimarci e soffrire con le vittime.
Ma la domanda è: perché ciò non è accaduto durante la guerra in Iraq o Afghanistan, e perché l’unico giornalista che ha raccontato gli orrori subiti da Iracheni e Afgani si trova ancora oggi in carcere.
E a proposito di verità: dal segretario Dem non ho mai sentito una parola su Assange, presto estradato in USA. Dunque Letta per primo cerca di manipolarci: BOCCIATO.