DI GIANFRANCO MICALI
Che tempi strani stiamo vivendo…Gli eserciti si formano e si combattono non solo in zona di guerra. Ed esistevano già prima che Putin invadesse l’Ucraina.
Al verificarsi della pandemia sorse per prima la divisione No Mask, seguita poi dal Reggimento No Vax, per dar vita infine al battaglione No green pass, nel quale figuravano eminenti personaggi della nostra vita sociale. Alcuni dei quali contestavano i suggerimenti di bravi scienziati (virologi, infettivologi e matematici) e adesso, in molti casi, si sono incolonnati fieramente dietro ad Alessandro Orsini al grido di:” Ha studiato e se ne intende!”.
Guai infatti a chi nei confronti di quest’ultimo accenni una battuta o adombri la minima critica. “E’ un censurato, un martire e soprattutto un coraggioso” dicono di lui coloro che nelle loro stesse pagine sui social lanciano strali di ogni genere nei confronti di Zelenski, “incapace” di donarci la pace e il ventilatore e quindi “pavido” guerrafondaio al soldo di USA e NATO perché non si arrende ai voleri di Putin.
p.s. Grandissima stima per la competenza e la serietà di Lucio Caracciolo e per le umanissime e dettagliate cronache dall’inferno ucraino di Francesca Mannocchi. Totale distanza da Gianni Riotta e Alessandro Orsini, due plastici esempi degli opposti estremismi.
