DI LUCIANO RAGNO
E’ già giovedì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Animi poco smossi.
Da Kiev è collegata la vice premier dell’Ucraina, Olga Stefanishyna . Denuncia gli stupri, le uccisioni dei civili per strada , i missili su ospedali e orfanotrofi.
Una pesante accusa, un macigno: “Violenze su donne e bambini scioccanti”. E poi : “Genocidio”.
Per ascoltarla sono stai convocati i senatori delle commissioni che indagano in Italia proprio sui diritti umani e sul femminicidio.
Proprio le commissioni giuste.
I senatori invitati ad ascoltare la vice premier ucraina sono 64.
Si presentano appena in venti.
Leggo su Repubblica: “Per la presidente della commissione femminicidi ‘Le parole della vice premier devono scuoterci’. Ma gli animi smossi , almeno in diretta, erano pochi”.
Giorni fa un episodio analogo. Molte le assenze al discorso del primo ministro ucraino in collegamento con senatori e deputati in seduta congiunta.
_______________________
Fonte dell’immagine: Ansa.