GLI EUROPEI “SI FOTTANO”: LADY CHIC VICTORIA NULAND, RITRATTO DELL’ARROGANZA

DI ENNIO REMONDINO

 

Lady Victoria Nuland ritratto dell’arroganza stupida

E’ una persona che ti sta sulle scatole d’impatto. Repellenza a pelle prima che di testa, con allergia diffusa. Parlo di Victoria Nuland, la responsabile della politica Usa per gli affari europei ed asiatici: una neo-con repubblicana divenuta immeritatamente nota per le acute dichiarazioni sull’Ucraina e sull’Unione Europea: «Fuck the Eu», «l’Unione europea si fotta» disse la raffinata signora Victoria Nuland al telefono con l’ambasciatore americano a Kiev Geoffrey Pyatt. Noblesse oblige. Con la curiosità immediata del cronista da dare un volto a tanta raffinatezza. Da chiedere una consulenza a Buckingham Palace. E scopri: a) che dalle foto è pure una fine 53enne, b) che ha la stessa età che avrebbe avuto Lady D, da cui la citazione di Lord Caprarica da Londra. Ma Lady Diana era signora.

Chi è Victoria Nuland? La biografia “parla”, se la sai leggere. Per il Dipartimento di Stato è descritta come diplomatica di carriera, attuale vice ministro responsabile per l’Europa e l’Eurasia. Una strana diplomatica dato l’invito a fotterci. Dal 1993 al 1996 ha servito nel Soviet Desk ministeriale, omologo politico del Soviet Desk della Cia. Poi è stata responsabile degli affari interni, russi ovviamente, a Mosca. Successivamente ha diretto una task force del dipartimento su “Russia, i suoi vicini e l’espansione della Nato”, a Est ovviamente. In seguito un’altra task-force sugli Stati indipendenti post Unione Sovietica, con particolare attenzione al Caucaso. Non serve essere maliziosi pur di non essere cretini per avvicinare la nostra Victoria Nuland Finesse al prototipo della spia classica. Da film.

Dal 2000 al 2003 la nostra Gentildonna è rappresentante Usa alla Nato, mentre dal 2003 al 2005 è consigliere per la Sicurezza Nazionale del vice presidente Dick Cheney. Un trust di moderati. Dick, già ministro della Difesa quando diresse l’invasione di Panama e l’attacco Iraq-1 Desert Storm sotto Bush padre. Con Bush figlio Cheney fu fautore della Guerra al Terrore e dell’invasione dell’Iraq-2. Dopo cotanta scuola, dal 2005 al 2008 la Nuland -sito del dipartimento di Stato- torna alla Nato. E indovinate a cosa si è dedicata? 1) missione ISAF in Afghanistan; 2) questioni NATO-Russia; 3) allargamento dell’Alleanza a Est in assedio della Russia. Sintesi: sovietologa in chiave Usa, cioè antisovietica e ora antirussa; consigliere di guerra più che diplomatica. L’Ucraina a lei per attitudine

E c’è pure di peggio. Victoria Nuland è moglie di Robert Kagan, uno dei fondatori del “Progetto per un Nuovo Secolo Americano”, il think-tank dei neo-con creato a Washington nel 1997 e caposaldo della politica di leadership globale Usa, cioè del suprematismo americano. Filosofia elementare del gruppo: La leadership globale, basata su forza militare e limpidezza morale, va bene sia per gli USA che per il mondo”. Un concetto talmente elaborato da conquistare le complessità di pensiero dello stesso presidente W. Bush. Con l’aiuto di opportuni “consigliori” del calibro di Lady Victoria e del consorte Kagan. Quest’ultimo, copiando dal titolo di un libro, sparò: Gli americani vengono da Marte, gli europei da Venere. Un imboscato come lui ha dato agli americani il Dio della guerra.

Ed ecco che quel “Fuck off EU” detto dalla nostra Nuland Lady Chic non fa una grinza. La domanda, a volersela proprio porre, sarebbe: come ci è finita una forcaiola esagerata, persino per i neo-con noti, ad essere la reale responsabile per la politica estera Usa in Europa e Eurasia cioè, ora, del mondo? Col coraggio di dirci che Kerry è uomo di facciata, un atto dovuto al partito. In più: Kagan, il marito della Signora Fuck Eu è stato consigliere per la politica estera del repubblicano Romney, rivale di Obama nelle presidenziali. Dal che un pensiero malvagio. Gli Usa -contro l’evidenza del pianeta- pensano di sé come unica superpotenza garante dell’ordine mondiale. E si comportano come tali, dando ad una sciocca arrogante la responsabilità di destabilizzare la Russia facendo leva sull’ Ucraina.

 

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