DI LEONARDO CECCHI
Venerdì, alla via Crucis, voleva far reggere la croce a due famiglie: una russa e una ucraina. Assieme.
Un gesto di grande, enorme valore che doveva simboleggiare la pace, la riunione, il superare le differenze e stare assieme in un percorso anche difficile.
Purtroppo l’ambasciata di Kiev si è risentita e ha rifiutato.
Un peccato, davvero un peccato. E francamente una reazione che ha avuto davvero poco senso, perché il compito del Pontefice non è esortare alla lotta armata, ma cercare con ogni mezzo di ristabilire la pace.
A Papa Francesco, un grazie per non mollare. Perché sono certo che non si arrenderà di fronte a questo no.
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