E ALLORA IL PIDDI’?

DI MARIO PIAZZA

 

Vigna Clara è dalle parti di Corso Francia, a Roma.
Le case in quella zona (Roma Nord, non ci abiterei mai) si vendono poco sotto i 5000 Euro a metro quadro, circa il doppio di Spinaceto (Borgata di Roma Sud), ed è in quella zona che è stata messa in vendita la casa di Raffaella Carrà. Nove camere da letto tutte con bagno, altri tre bagni nella zona giorno, palestra privata, piscina e campi da tennis condominiali. Valore stimato oltre i 2 milioni di Euro.
E allora? Dov’è la notizia? Che c’è di strano se una star acclamata in tutto il mondo poteva vivere nel lusso? E allora le ville di Berlusconi? E le vigne di D’Alema? E il superattico di Fedez? E… E… E.
E infatti la notizia non dovrebbe essere quella. La notizia che dovrebbe scandalizzare tutti è che nel nostro democraticissimo paese, quello dove i cittadini secondo la costituzione dovrebbero contribuire alla cosa pubblica proporzionalmente alla propria ricchezza, le Carrà e tutti i Berlusconi, D’Alema, Fedez e almeno un milioncino di facoltosi connazionali godono dello stesso ombrello sociale che protegge la “ricchezza” di Nando Cecioni, il cassintegrato che in anni migliori accese il suo mutuo trentennale per due camere e cucina a Spinaceto e che oggi non sa che pesci pigliare per non farsele portare via dalla banca.
Nando Cecioni non paga l’IMU sulla prima casa proprio come le star e i grandi industriali, se non è democrazia questa non so davvero che altro andate cercando.
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