PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI
La russa Albina e l’ucraina Irina porteranno insieme la croce per la pace domani nella Via Crucis nonostante il gran rifiuto di Kyiv.
Anche se non avranno il mio messaggio, ad Albina ed Irina chiedo di portarla anche per me che non potrò essere fisicamente presente con loro e non per il fatto che io sia credente o meno, ma perché come loro porto simbolicamente la croce di questa guerra che non ho voluto e nella quale, come loro, credo di non c’entrare nulla.
I giornali riportano che Irina, un’infermiera ucraina, si trovava in reparto quando Albina, una specializzanda russa, l’ha incontrata scoppiando quasi subito in lacrime: “Quando ci siamo incontrate poco dopo l’inizio della guerra, Albina è venuta nel reparto. Io ero di turno” ha raccontato Irina “è bastato il nostro sguardo: i nostri occhi si sono riempiti di lacrime e Albina ha cominciato a chiedermi scusa. Si sentiva in colpa e mi chiedeva scusa. Io la rassicuravo che lei non c’entrava niente in tutto questo”.
Anche io non c’entro nulla, non volevo questa guerra, non ho fatto nulla per provocarla, non ho mosso militarmente contro nessuno e nemmeno voglio che continui, a costo di arrendermi.
Quindi, Irina e Albina, per favore, portate la croce anche per me.