DI NICOLA FRATOIANNI
«Lo slogan “aiutiamoli a casa loro” va molto di moda nel nostro Paese. Ecco, se aiutarli a casa loro significa aiutare chi bombarda e distrugge le case di chi fugge, non ci siamo proprio».
Era il giugno del 2019, quando intervenni con queste parole a Montecitorio, durante la discussione della nostra mozione (poi approvata) per bloccare l’immorale export di armi verso l’Arabia Saudita.
Oggi invece, grazie all’inchiesta de Il Fatto Quotidiano, scopriamo che l’Italia continua a vendere senza problemi armi a varie dittature, dall’Arabia Saudita all’Egitto.
Non solo. Sappiamo anche grazie ai portuali che nel porto di Genova è transitata una nave piena di carri armati diretta in Arabia Saudita, per essere impiegati con tutta probabilità in Yemen.
E tutto ciò nonostante la mozione approvata 3 anni fa in Parlamento esigeva il rispetto assoluto della legge 185 del 1990. Nessun transito o vendita di armamenti verso paesi in guerra.
Una vergogna inaccettabile per il nostro Paese.
A questo si aggiunge l’evidente quanto profonda ipocrisia dei politici nostrani, tra chi parla di nuovi rinascimenti e chi twitta indignato contro le guerre, per poi voltarsi dall’altra parte e far finta di niente di fronte a questo scempio.
In che modo tutto ciò sia compatibile con i valori di libertà e democrazia della nostra Repubblica, rimane un mistero. Da parte nostra, presenteremo immediatamente una nuova interrogazione parlamentare.