DI RAFFAELE VESCERA
Che dire, l’eleganza della pubblicità veneta è di là da venire, dopo le incolte sassate di Zaia che definì gli scavi di Pompei “quattro sassi” (sic!), ecco la nuova caduta in perfetto stile leghista, che definisce la visita al grandissimo patrimonio archeologico meridionale magnogreco “a rischio insolazione”.
Potremmo rispondere con pari ignoranza definendo a rischio nebbie (anche mentali) la visita alla bella Venezia, senza dire della statua senza testa che esibiscono, metafora di chi la testa l’ha perduta, ma il buonsenso ci consiglia di soprassedere.
La cultura unisce, almeno chi la pratica per davvero
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