DI LIDANO GRASSUCCI
Corriamo dietro mille cose, corriamo con affanno e sentiamo sempre un qualche danno, pericolo per noi. Ieri ci siamo fermati per non avere alcuna notizia, silenzio sul mondo, silenzio nel mondo. Certo le cose accadevano, cose brutte che le cose belle non ci interessano mai. Ma ieri in un angolo sperduto in questo mondo che poi è angolo sperduto della nostra vita ci siamo rannicchiati per stare con noi, per uscire dal rumore.
Corriamo dietro mille cose, corriamo con affanno e sentiamo qualche danno… ieri un soldato dentro una acciaieria bombardata a Mariupol sceglieva tra la vita serva e la morte oscura, sceglieva e non poteva tornare indietro. L’altro che aveva di fronte sperava di uscirne presto ma poteva non essere questo il finire, esito incerto.
La morte ingiusta lavora anche nel silenzio, la paura non è da meno. E le mille cose?
Giro, come sempre a cercare una pastiglia contro questo abisso, e incontro un quadro di Caravaggio. Un quadro che c’è, ma si perde e si ritrova, che ogni tela è forse, ma…
C’è una donna in estasi, è Maria Maddalena, una donna sola che unica luce è lei che da colore anche alla rossa veste, lei che guarda dentro il suo mondo. Lei che ha attraversato il mondo dal lato non facile, poi ha conosciuto un uomo che era oltre l’uomo. Lei lo ha curato come si cura l’amore solo per quell’amato. Non ha chiesto miracoli, voli, o viaggi incantati, salvezze, ma, unica, ha chiesto, ha pregato, che guarisse. Unica ha pensato a lui sempre.
Estasi al pensiero di quell’amore che solo gli innamorati possono vedere nel nero di questa terra piena di notizie.
Lei, Maddalena, ha un tempo per se, un tempo bellissimo in cui non sta in nessun disegno del regno, ma nella vita di donna con il suo uomo.
Corriamo dietro mille cose, non guardiamo i quadri più. Arrediamo le pareti, non leggiamo i libri che sono quadri. Gelido mondo…
Domani tornerà il rumore. Oggi, però, guardare questa donna forse leggerete d’amore, anche Dio ne ebbe bisogno e scopri la misericordia.
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Michelangelo Merisi da Caravaggio, Maria Maddalena in estasi