DI LUCIANO RAGNO
E’ già giovedì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Non facciamo impallidire il futuro.
Ormai finiscono in cronaca a un paio di colonne. Tanto sono frequenti. Più che quotidiane, a distanza di ore.
Le baby gang . Ragazzi che si confrontano con violenza, assaltano, feriscono, rubano. Nessun timore degli adulti, nemmeno della polizia.
Poi subito a raccontare tutto a tutti. Un filmato garantisce l’autenticità delle imprese.
Si parla di rabbia, frustrazione, noia, voglia di aggregazione, vuoto educativo. E paura del domani.
Non sono un sociologo. Solo un giornalista che osserva.
E osservo che la Società si limita a guardare. A vedere ciò che fanno questi ragazzi. Il solito benpensante- non manca mai- liquida tutto con il solito “Ci vuole una mano pesante”.
Invece la Società deve leggere ciò che accade, chiedersi il perché e mettersi a studiare.
In fretta. Il futuro sta appassendo giorno dietro giorno.
Fermiamo l’egoismo dell’oggi e costruiamo la speranza nel domani. Forse è l’arma per fermare il fenomeno baby gang.
Ma io sono solo un giornalista che si guarda intorno.
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Fonte dell’immagine : repubblica.milano.it