DI ANTONELLA PAVASILI
Lei ha 50 anni, è architetto, è messinese (come me, passatemi l’orgoglio) e per 14 anni ha combattuto, da sola, una guerra contro il marciume di un sistema che non glielo perdona questo coraggio.
Clara Stella Vicari Aversa ha denunciato le storture di un sistema che da decenni penalizza il merito nell’accesso alla carriera universitaria.
Aveva partecipato ad una selezione presso l’ateneo di Reggio Calabria ed è stata esclusa.
Ha fatto decine di ricorsi, ha denunciato e alla fine è emerso che aveva ragione.
Ma non si può.
Non si può accettare che una donna sia così sfrontata da reclamare e ottenere giustizia.
Intollerabile.
E leggendo le carte delle intercettazioni trasuda la rabbia schiumante di chi capisce che il giochetto è stato scoperto.
E quella rabbia è tanto prevedibile quanto banale, anche e soprattutto nelle espressioni che le vengono rivolte.
“Sta grandissima buttana…”
Con la B, come usa dalle nostre parti quando vuoi proprio offendere.
Buttana.
Buttanissima…come riesce ad esserlo questa parte di mondo che proprio non l’accetta il coraggio di una Donna.
Onore a te, architetto.
Noi tutte, “buttanissime”, te ne siamo grate.
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