DI CLAUDIA SABA
Io non vado al mare
al mattino
perché non ho bambini
a cui sorridere
davanti a una calda tazza di caffè.
Da quando tu
cresciuto nel rancore
porti i tuoi “fiori”
ovunque
ma non da me.
Io non vado al mare
a mezzogiorno
perché non ho bambini da rincorrere
sulla sabbia fine e colorata.
Un giorno
il male
li ha portati via.
Insieme a
sorrisi, amore, libertà.
E quando le radici
sono ancora verdi
è più facile
andare
dove tira il vento.
Io vado al mare
di notte
a riparare l’anima ferita.
Perché quando la giustizia manca
solo il mare
calma
tutto il tempo del male.
È qui
che aspetto il mio tempo.
Per liberarmi dal malvagio
che ti muove ancora.
È qui che aspetto
paziente
un nuovo tempo con te
Figlio.
Arriverà l’alba
e allora
sono certa
porterai i tuoi “fiori” ovunque.
Anche da me.
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